Gazpacho di melone e pepe selvatico del Madagascar

Morbi vitae purus dictum, ultrices tellus in, gravida lectus.

Qual miglior modo di festeggiare il Solstizio d’Estate se non con un fresco “Gazpacho di melone e pepe selvatico del Madagascar”?

Ma non è finita qui!
Al suo interno sentirai anche il sapore di speck e leggendo gli ingredienti scoprirai anche qualche mio piccolo segreto.

Il piatto di oggi l’ho preparato per l’evento “A cena con il colore” organizzato da The Sign of Color, che si è svolto nella bellissima cornice di Piazza Garibaldi a Sassuolo.

Al nostro tavolo era stato assegnato il colore “arancione” e subito ho colto l’occasione per preparare questa gustosa ed insolita ricetta con il cibo amico di oggi: il melone.

Inizierei svelandoti che, anche se meno apprezzato delle varietà retato e retato con fetta, quello liscio Honey Moon ha un sapore decisamente più zuccherino delle altre due varietà.

Prova a gustarlo ad occhi chiusi concentrandoti sulle tue sensazioni gustative, e sono sicura che riuscirai a sentire delle delicate note di tiglio.
Ci hai mai fatto caso?

Possiamo dividere le varietà in melone estivo ed invernale che, anche se simili, presentano alcune differenze.
Partiamo dalla loro stagionalità, così da poterne sfruttare appieno le proprietà benefiche.

Il primo viene raccolto tra maggio e settembre, il secondo durante l’estate ma ha una maggiore capacità di conservazione che gli permette di arrivare fino all’inverno.

Entrambi sono composti al 90% di acqua e nonostante abbiano un contenuto zuccherino importante, in 100 grammi troviamo solo 33 calorie.
Contengono poi calcio, magnesio, fosforo e potassio.

Il livello di quest’ultimo si riduce nella varietà invernale, così come la concentrazione di carotenoidi, utili per il rallentamento dell’invecchiamento cellulare e per la salute degli occhi.

Se pensi che uno ha la polpa arancione e l’altro bianca, è subito evidente la carenza del beta-carotene.
Il suo consumo poi, grazie alla presenza della vitamina C, rinforza il sistema immunitario.

Alcuni studi hanno messo in evidenza che i suoi fitonutrienti hanno un effetto benefico sul metabolismo degli zuccheri nel sangue, e potrebbero essere utili per contrastare l’insulino resistenza nei soggetti affetti da diabete.

E’ un ottimo rimedio per alleviare i sintomi legati alla gotta ed ai dolori reumatici.

Ha un potere rinfrescante ed idratante, ma attenzione se stai assumendo dei diuretici in quanto potrebbe interferire con i tuoi farmaci.
Attenta anche se soffri di allergia alle graminacee, potresti esserlo anche al melone.

Non mi stancherò mai di dirtelo: rivolgi sempre al tuo medico in caso di dubbi per evitare effetti indesiderati.

Ora prima di gustarci questo gazpacho di melone e pepe selvatico del Madagascar, un’ultima curiosità.

Sapevi che anche i suoi semi sono commestibili?
Ricorda però che sono molto calorici.

Buon oggi

INFORMAZIONI GENERALI
  • Dosi: 4 persone

  • Tempo di riposo/cottura: 2 – 4 ore ore di riposo

  • Pronto in tavola: 30 minuti + riposo

INGREDIENTI
  • 150 gr. Melone Bianco di Sicilia

  • 50 gr. Mollica di pane

  • Pepe selvatico del Madagascar “Voatspiperifery”

  • 130 gr. Tiroler Speck IGP – a cubetti

  • 12 gr. Concentrato di Pomodoro

  • Sale Maldon q.b.

  • 1/2 Limone spremuto

  • 40 ml. Olio extra vergine di oliva

  • Fiori di Zucchine disidratati per guarnire (facoltativi)

COME SI FA

Taglia in due i meloni e privali dei semi.

Togli la buccia, tagliali a pezzi e metti nel bicchiere del mixer.

Unisci 100 gr. di speck, il concentrato di pomodoro, il succo di mezzo limone, un’abbondante macinata di pepe e la mollica di pane.
Per ottenere il massimo sapore dal Voatsiperifery, ti suggerisco di pestarlo con il mortaio.

Inizia a frullare versando l’olio a filo per donare consistenza al tuo gazpacho di melone e pepe selvatico del Madagascar.

Una volta ottenuta la cremosità desiderata, metti in frigorifero coperto per almeno 2 ore prima di consumarlo.

Al momento di servire, versa il gazpacho in un bicchiere, guarnisci con il restante speck fatto rosolare in padella e dei fiori di zucchine disidratati, che potrai gustare come chips.

Condividi la ricetta con i tuoi amici

Post collegati

Ora vuoi farmi tu una domanda?
Contattami e sarà un piacere conoscerti.

E se vuoi sapere qualcosa di più su di me, prova a scrivere Stefania Isabella Massoni su Google !

Torna in cima