
AUTORE
Stefania Isabella Massoni
PUBBLICATO
27 Gennaio 2023
Oggi parliamo di uno dei condimenti secchi più utilizzati nella cucina macrobiotica: il Gomasio in versione contaminata all’umeboshi.
L’hai mai utilizzato o non conoscendolo, quando l’hai visto, lo hai lasciato sullo scaffale del negozio?
Nella cucina asiatica, in particolare modo in quella giapponese, è molto utilizzato al posto del sale.
Pensa che il suo nome deriva proprio dall’unione delle parole Goma “semi di sesamo” e Shio “sale”.
Ma perché è così apprezzato?.
Prendiamo il meglio di entrambi gli ingredienti con cui è composto, e subito capiamo che il suo apporto di proprietà benefiche per il nostro corpo è molto elevato.
Grazie al basso contenuto di sodio, è indicato a chi deve ridurne l’apporto giornaliero senza però rinunciare agli oligoelementi come zinco, magnesio, iodio e rame che lo stesso contiene.
Unito ai semi di sesamo che forniscono al nostro organismo una buona quantità di calcio utile nella prevenzione dell’osteoporosi.
Le vitamine, tra cui la A, la D e la E, favoriscono poi il benessere delle funzioni metaboliche.
Consumato con regolarità, è utile per contrastare la stanchezza e gli stati di affaticamento mentale.
E non solo, importante alleato della nostra memoria.
Il Gomasio rafforza le difese immunitarie, previene le malattie cardiocircolatorie.
E’ un cibo amico del nostro colesterolo, grazie alla presenza di Omega 3 e altri acidi grassi che ne fanno abbassare i livelli.
Viene consigliato anche come rimedio per alleviare il mal di testa.
Ha proprietà antiossidanti, e la presenza di sesamina lo rende un valido alleato della salute del nostro fegato e più in generale delle funzioni epatiche.
La mia versione di Gomasio all’umeboshi, unendo le proprietà di questa prugna giapponese che ha un effetto alcalinizzante, è particolarmente indicato per contrastare i sintomi del mal di mare, quelli del mal d’auto, la nausea, il vomito e altri malesseri dello stomaco.
Attenzione che, anche se è ridotto il contenuto di sale, si tratta di un condimento decisamente calorico per la presenza dei semi di sesamo.
Come sempre, non bisogna esagerare nel suo consumo e un cucchiaino è la dose perfetta per condire le vostre insalate e zuppe.
Contenendo ferro aiuta a ridurre i malesseri del ciclo ed è utile per ridurre i rischi legati all’anemia.
Farlo in casa è semplicissimo e ti permette di aromatizzarlo come più preferisci.
Io ho usato dei semi di sesamo all’umeboshi, del sale affumicato e un pizzo di paprika per renderlo più sfizioso pensando di utilizzarlo come insaporitore per del pesce al cartoccio.
Buon oggi
INFORMAZIONI GENERALI
INGREDIENTI
COME SI FA
Dopo aver sciacquato sotto l’acqua fredda i semi di sesamo, adagiali in una padella e fai tostare a fuoco basso per qualche minuto, girandoli con un cucchiaio di legno o facendo ruotare la pentola.
Fai molta attenzione a questa fase, per evitare che i semi di brucino.
Per essere sicura che siano pronti, con un cucchiaio di acciaio prendi dei semi e falli riardere nella padella: se si staccheranno tutti allora sono tostati perfettamente.
Versare il sesamo nel suribachi, lo speciale mortaio giapponese che ha l’interno zigrinato, che permette una migliore macinazione, e lascia raffreddare.
Nella stessa padella, versare il sale e farlo tostare a fuoco basso..
Saprai che è pronto, quando vedrai che il colore tenderà a scurirsi e diventare opaco.
Unisci il sale ai semi di sesamo, e con movimenti circolari, inizia a macinare col pestello senza fare troppa pressione.
Continua finché otterrai una polvere grezza non troppo fine, dove alcuni semi saranno rimasti interi.
Versa in un barattolo, e utilizza per condire al posto del sale.
I passaggi sono pochi e semplici, ma se non ti senti sicura qui trovi la ricetta filmata del nostro Gomasio all’umeboshi.