
AUTORE
Stefania Isabella Massoni
PUBBLICATO
13 Maggio 2022
Hai mai sentito parlare dell’aquafaba?
Sicuramente sei segui un’alimentazione vegana o hai delle intolleranze la conosci, e anzi potresti anche suggerirmi delle ricette.
Per chi, invece, è la prima volta che la sente nominare, altro non è che il liquido di cottura dei legumi.
Anche noto come acqua di governo.
La più conosciuta è sicuramente quella ottenuta dai ceci, ma si può utilizzare anche quella dei fagioli, della soia, e delle lenticchie.
Una delle sue caratteristiche è di essere molto ricca di proteine e di amidi, e ciò fa si che quanto la si lavora con le fruste o la planetaria si monta a neve, proprio come gli albumi.
Solo che ci vuole un po’ più di tempo e la sua tenuta è minore.
Il segreto per ottenere un risultato perfetto è quello di utilizzarla ben fredda e aggiungere qualche goccia di limone, o altra sostanza acida come l’aceto o il cremortartaro.
La sua “scoperta” è molto recente, tra il 2014 e il 2015, ma da allora è subito entrata nei ricettari della pasticceria vegana e non solo.
Dal punto di vista nutrizionale, è composta da proteine, micronutrienti e carboidrati.
A seconda del legume che utilizziamo per prepararla avremo una diversa distribuzione dei suoi nutrienti.
E’ ricca di fibre, che possono essere utili per ridurre i livelli di glucosio nel sangue.
Se utilizzi quella dei ceci, ti sarà utile per favorire la salute dell’apparato digerente.
E non solo, è un cibo amico anche per chi soffre di anemia.
Attenzione a consumarla tutti i giorni ed in grandi quantità in quanto contiene le saponine, che possono essere dannose per l’organismo.
In fondo proprio come le uova, di cui è un sostituto, mica le mangi quotidianamente.
Direi che è arrivata l’ora di gustare queste leggere lingue di gatto.
Ti va di assaggiarle insieme a me, con una buona tazza di tè bianco?
Buon oggi
PS. si chiama “aquafaba”, dal latino “Aqua” acqua e “faba” fagiolo.
Diffida da chi la chiama acquafaba.
INFORMAZIONI GENERALI
INGREDIENTI
COME SI FA
Iniziamo.
Ma tu sai come ottenere l’aquafaba?
Puoi scegliere se prepararla tu o usare quella di conservazione dei ceci o dei cannellini in scatola.
Se usi quella già pronta, assicurati che sia priva di sale e conservanti.
Per farla in casa, metti in ammollo i legumi secchi per almeno 12 ore e cambia l’acqua almeno una volta.
Quando hanno raddoppiato di volume, falli cuocere in acqua senza sale per circa 2 ore.
Filtra e metti l’acqua di cottura ( detta di governo) a raffreddare in una ciotola, poi riponila in frigo per almeno 1 ora prima di montarla.
Bene ora sei pronta per preparare le lingue di gatto vegane !
Dopo aver lasciato ammorbidire il burro, in una ciotola, unisci metà dello zucchero (45 gr.) e inizia a lavorare con una forchetta, fino ad ottenere una crema morbida e omogenea.
Prendi l’aquafaba e versala in un contenitore ed inizia a montarla con le fruste elettriche.
A piacere puoi anche utilizzare la planetaria.
Trascorsa una decina di minuti, aggiungi il succo di limone e continua a montare.
Un cucchiaio alla volta unisci il restante zucchero fino ad ottenere una neve ben soda.
Impiegherai all’incirca 25 minuti per avere il risultato desiderato.
Grattugia la fava Tonka nella farina, setacciala e poi inizia ad aggiungerla alla crema di burro.
Mescola con una marisa o un cucchiaio.
Una volta che la farina sarà ben incorporata, unisci due cucchiai di aquafaba montata a neve.
Ripeti fino a quando avrai terminato entrambi gli ingredienti.
Aggiungi a piacere 3 gocce di olio essenziale al pompelmo, amalgama il tutto e poi versa in una sai a poche.
Fodera una leccarda con carta da forno, e forma delle strisce simili a dei savoiardi.
Stai attenda a farle ben distanziate tra di loro poiché in cottura tenderanno ad allargarsi assumendo proprio la forma delle lingue di gatto.
Fai cuocere in forno già caldo, per una decina di minuti a 200°.
Quando vedrai formarsi il caratteristico bordo più scuro, saranno pronte.
Sforna e lascia raffreddare prima di servire.
Si conservano per una settimana in una scatola di latta chiusa.
Vuoi prepararlo passo passo insieme a me? Ecco qui la ricetta filmata.
PS. Piatto e tazzina di Atraposceramics